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Quale Signoria stava a Palazzo Vecchio?

E’ credenza comune il fatto che il Palazzo della Signoria (o Palazzo Vecchio) prenda questo nome dal fatto che vi abitassero i “signori di Firenze” al tempo del principato mediceo: all’ epoca cioè, che comunemente viene indicato nei libri di storia come “epoca delle Signorie“.

Questa interpretazione è invece fallace, perchè la dicitura “Palazzo della Signoria” si riferisce al fatto che vi aveva sede il sommo organo politico della Repubblica fiorentina, ovvero appunto “la Signoria”. Il governo politico della città era retto dai consigli che venivano detti “i tre maggiori” per sottolinearne la preponderante importanza: si trattava del Consiglio dei Gonfalonieri, dei Dodici Buonomini e del consiglio della Signoria.

Ecco come si componevano i tre consigli Maggiori:

  • il consiglio dei Gonfalonieri comprendeva i sedici Gonfalonieri, rappresentanti ciascuno di uno dei quattro “Gonfaloni”, in cui si suddividevano i quattro quartieri della città (per cui, quattro gonfaloni x quattro quartieri = 16 gonfalonieri). I Gonfalonieri duravano in carica quattro mesi e prendevano il nome dallo stendardo (“gonfalone”) che simboleggiava ciascun sotto-quartiere;
  • i Buonomini erano dodici in numero e duravano in carica tre mesi. Il Consiglio dei Buonomini era generalmente composto da persone di età anagrafica più elevata, era pertanto una specie di “consiglio degli anziani”;
  • vi era infine la Signoria, che si componeva di 8 Priori, ossia due per ciascun quartiere, più il “Gonfaloniere di Giustizia” che rappresentava in Firenze la massima carica politica dello Stato. La Signoria veniva rinnovata ogni due mesi.

E’ dal nome del consiglio della Signoria che prendono il nome sia il Palazzo che la Piazza antistante. Quanto affermato è provato fra l’ altro dal fatto che, in origine, tanto il Palazzo che la Piazza venivano chiamati Palazzo e Piazza “dei Priori“, con riferimento ai componenti della Signoria.

Chiarito il senso verace della dicitura Palazzo “della Signoria”, è curioso anche ricordare come, quando e perchè il medesimo fu indicato anche come “Palazzo Vecchio“.

La dicitura ricordata risale al principato del Granduca Cosimo I, la cui moglie, Eleonora di Toledo, abituata agli sfarzi della corte spagnola, iniziò presto a trovare ristretta come residenza il Palazzo della Signoria. Per questo motivo decise di acquistare, nel 1549, il grandioso Palazzo Pitti aldilà dell’ Arno, nel quale il Granduca e tutta la corte si trasferirono nel 1565.

Mutata la nuova residenza a favore di Palazzo Pitti, Palazzo della Signoria venne denominato giustamente “Palazzo Vecchio”, indicando in questo modo che era stata la vecchia residenza granducale.

Palazzo della Signoria rimase comunque il centro politico del potere granducale: è proprio per raggiungere il Palazzo dalla sua nuova residenza Oltrarno che il Granduca fece costruire, nel 1565 il famoso “Corridoio Vasariano“.