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Firenze ha le sue Terme, ma sembrano abbandonate

La Toscana è una delle terre più vocate al mondo per il termalismo. Non è un mistero che siano presenti in questa regione alcune delle località più gettonate in Italia come stabilimenti termali. I centri benessere in Toscana più famosi sono sicuramente quelli situati presso Saturnia. Niente da invidiare hanno però quelli di Bagni San Filippo, BagnoVignoni, Monsummano e Montecatini Terme, solo per rimanere ai più rinomati.

In questo contesto, la città di Firenze, che primeggia per arte e cultura in Toscana ed in Italia, sembra essere sguarnita rispetto alle altre città. In realtà, anche se i più non lo sanno, anche Firenze ha le sue terme. Me ne sono reso conto un annetto fa, una domenica pomeriggio che tornavo da Sant’ Andrea in Percussina (dove ero andato per dare un’ occhiata al celebre Albergaccio in cui il famoso politico fiorentino) percorrendo la SS 2 Cassia, in località Falciani (che è poi è la stessa in cui sorge l’ enorme cimitero di guerra americano).

Dovendomi fermare sul ciglio della strada, ho accostato casualmente sullo spiazzetto dinanzi un cancello imponente, nel punto in cui un insegna verticale gigante indica la presenza delle fantomatiche  “Terme di Firenze“. Documentandomi successivamente, ho scoperto che lo stabilimento termale si trova in realtà, volendo sottilizzare, nel Comune dell’ Impruneta.

Quello che mi ha colpito, più della scoperta di queste fantomatiche “Terme di Firenze”, delle quali fino ad allora non avevo contezza, è stato l’ aspetto con cui il complesso si presentava al visitatore: cancello chiuso, fogliame autunnale a mucchi qua e là sullo spiazzo ed insegna mezza sfasciata, davano l’ idea di un impianto abbandonato o, quanto meno, temporaneamente chiuso al pubblico.

A dispetto di quanto visto di persona trovo invece in Rete il sito del gruppo Segesta – Villa delle Terme, che magnifica a tutt’ oggi un luogo “già prediletto in epoca romana per le sue acque salso-bromo-iodiche”. Il sito, a soli 3 km da Firenze-Certosa, sarebbe quindi a sentir loro perfettamente in funzione. Se lo dicono loro, sarà senz’ altro vero. Chi ci passa può verificare di persona, a me ha però fatto l’ impressione di un sito abbandonato o comunque molto trascurato (spero non me ne vogliano i proprietari). Vero è che la presenza romana è attestata da resti archeologici che dcumentano l’ effettivo utilizzo a scopo benefico delle acque termali che vi sgorgano.

Detto questo, non può mancare un accenno curioso alla Firenze di epoca romana, che di Terme all’ interno della cinta muraria ne aveva in abbondanza: l’ acquedotto che raggiungeva la città toccando le mura romane dove oggi sorge la chiesa di Santa Maria Maggiore, serviva almeno tre siti termali. Uno dei quali ha lasciato una importante impronta anche nella toponomastica della città: si tratta di via delle Terme, nei pressi di Borgo SS. Apostoli.