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Il Tempio di Iside a San Firenze

Se le interpretazioni degli studiosi sono corrette, c’ è un luogo a Firenze che è stato prima Tempio, poi chiesa dedicata nel tempo a due santi diversi, ed infine Tribunale di Firenze. Si tratta del complesso di San Firenze, compreso tra Borgo de’ Greci e via della Vigna Vecchia.

La curiosa ex-chiesa di San Firenze, adibita a sede del Tribunale, presenta una singolarità che ci riporta indietro al tempo della Florentia di epoca romana. Gli scavi archeologici nell’ area, effettuati nel 1772 in corrispondenza con la completa ristrutturazione dell’ edificio, che venne successivamente dedicato a San Filippo Neri, sembrano avvalorare l’ ipotesi che il sito, su cui sorge l’ edificio sull’ angolo di Borgo dei Greci, sia stato adibito a luogo di culto, senza soluzione di continuità, per più di due millenni.

In particolare, esiste una gustosa querelle tra gli studiosi di archeologia che si sono applicati alla Firenze romana, per stabilire se in effetti esistesse, in luogo della chiesa di San Firenze, un precedente tempio dedicato alla dea Iside. L’ ipotesi non è bislacca, se si pensa che Firenze annoverava probabilmente tra le divinità, in epoca romana un “Dio Arno“; così Iside, che rappresentava la dinività protettrice delle acque del Nilo doveva certamente essere ben accetta in Florentia.

Tuttavia, numerosi studiosi ottocenteschi misero in dubbio l’ esistenza di un Tempio dedicato ad Iside sul sito di San Firenze: secondo i medesimi, infatti, l’ edificio esistente era da catalogare come struttura di servizio per il vicinissimo Teatro, che sorgeva infatti a ridosso delle mura romane, nel luogo in cui si trova adesso Palazzo Vecchio e via de’ Gondi.

Sembra tuttavia di poter concludere, sulla base del ritrovamento di frammenti marmorei di statue, elementi architettonici, oggetti di culto ed iscrizioni lapidee, che un Tempio di Iside sorgeva in effetti sul sito di San Firenze. I reperti che indicano l’ esistenza del tempio dedicato ad Iside sono oggi raccolti presso il Museo Archeologico di Firenze, in una sorta di “edicola” posta nel cortile del Museo.

L’ interpretazione che assegna alla dea Iside la dedicazione dell’ edificio esistente sul sito della successiva San Firenze, è corroborata da una scoperta risalente al maggio del 2009: è in quel periodo che ulteriori reperti sono stati rinvenuti sotto all’ Archivio del Tribunale di San Firenze nel corso dello scavo effettuato per la realizzazione di una vasca antincendio vicino all’ ascensore. Alcune delle lastre e dei frammenti rinvenuti riportavano al dicitura “AE”, che è compatibile con il nome latino della dea, ovvero “ISIDAE”.