“Star col culo per terra”

In mezzo alla loggia del Mercato Nuovo di Firenze, la cosiddetta “loggia del Porcellino”, si trova, incassata nel pavimento, una pietra di forma circolare, comunemente detta “pietra dello scandalo“.

Il nome le deriva dal clamore che suscitava nella popolazione il rituale che vi si compiva, e che riguardava la degradazione, fisica e morale, dei commercianti falliti. In una città come Firenze, la cui ricchezza era dovuta alla floridità dei commerci, era fondamentale instillare nella gente un sacro orrore del fallimento, che avveniva quando un debitore non era in grado di onorare i propri impegni.

Il rituale prevedeva che, nel corso di una cerimonia pubblica, il fallito venisse condotto presso la “pietra dello scandalo”, dove gli venivano calate le braghe; dopodichè, il debitore doveva essere violentemente battuto “a culo nudo” sulla detta pietra, in maniera che ne risultassero percosse le natiche. Solo dopo essere stato battuto tre volte sulla pietra, il fallito non poteva più essere aggredito dai creditori.

Successivamente, pensando al collegamento tra fallito (tracollo finanziario) ed alla cerimonia del culo battuto per terra, mi si è accesa la lampadina: e ho capito finalmente il motivo per cui, quando qualcuno si trova in una situazione finanziaria particolarmente negativa, si dice “essere col culo per terra”.

La cerimonia doveva essere non solo umiliante, per placare in qualche modo l’ ira dei creditori insoddisfatti, ma anche pubblica, perchè tutti potessero, per il futuro, stare alla larga dal fare affari con individui che si erano rivelati inaffidabili.

Pubblicato il 20 novembre 2011, in Proverbi, detti e modi di dire con tag , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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